3
- LIMBO
Oggi
mani dipingono mani,
occhi che guardano occhi
per sempre soli.
Candida neve oscura
notti di tremule stelle,
sonno di strani pensieri
di sangue vivo.
Pietre scolpite dal sole
ruotano, schiacciano, corrono
vuote su strade deserte
senza ritorno.
Aridi
corpi da luna bruciati
urlano questo dolore
all’odiata sera.
Fango la terra ricopre,
mondo palude inghiotte
avida d’anime nuove
ormai perdute.
Duole speranza del nulla,
sonno di acido fumo,
strazia le carni indifese
gigantesca mano.
Tirano i fili le Parche
fino alla fine nota,
senso nascosto fugge
nel profondo.
Stanco corpo siede
perduta la chiara sorgente
di linfa, di vita, di luce
sul masso antico.
Piccoli elfi danzanti
confondono silvestri giorni,
dolcissime fate piangono
crudele sorte.