12 – FRAGILE SOLE

Scoppian sicuri lontani baleni
portando via cirri di pioggia ancor pieni,
plumbea ristagna nel cielo glaciale
nuova tristezza di pace abissale.

Spirito naufrago in mare profondo
avvolto dall’ombra d’immobile mondo,
posa superba immortale follia
di mano tremante che stringe la mia.

Tranquillo si apre spiraglio di vita
bucando le tenebre fra le tue dita;
polvere illumina etereo dolore
di rapida luce di breve bagliore.

Spiega le vele sul mare placato
dal soffio sospinte di Zefiro alato,
giungi a quell’isola eterna e serena
seguendo la morte di luna già piena.

Fugge la notte di lunga tempesta
mentre la vita dovunque si desta,
l’ultima goccia diviene colore
sfiorata dal tocco di fragile sole.

L’ultima lacrima muta in amore
scaldata dai raggi del dolce mio sole.